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"Lu Spazzatu" – Lo Spezzatino del giorno di Pasqua

Lu “Spazzatu”, è una delle ricette più antiche da preparare per il giorno di Pasqua, tipica di alcuni comuni della provincia di Lecce come Gallipoli e dintorni. Uno spezzatino realizzato con le uova, simbolo della fine del periodo quaresimale,  pezzetti di carne di agnello oppure in alternativa (manzo o carni bianche), condito con pane raffermo e formaggio. L’originalità di questo piatto è stata documentata da una vera e propria consultazione popolare indetta dal Comune di Sannicola, confinante della Perla dello Ionio. Risultò che il vero “Spazzatu” è quello (scanjiatu), ovvero non cotto al forno (a tiestu), ma mantecato in padella e simile al cous-cous come consistenza e aspetto. Da questo simpatico episodio è stato deciso di far riconoscere la ricetta tra i Prodotti della Gastronomia Tradizionali e di inserirla nell’Elenco del Ministero dell'Agricoltura.

Non si conoscono le origini precise di questo piatto, anzi invitiamo chi ci legge nel caso avesse notizie in merito di renderci partecipi, ma il suo aspetto e la combinazione degli ingredienti ci evocano influssi orientali. Difficilmente si ritrova lo stesso modo di preparazione in altre ricette locali, e questo ci incuriosisce molto. E' bello scoprire come i piatti della nostra tradizione siano il frutto di varie influenze. Mescolanze di popolazioni passate nel Salento nel corso dei secoli, che hanno lasciato la loro impronta non solo nei monumenti ma anche nelle pietanze. Questo dimostra quanto la nostra identità sia legata alle tradizioni gastronomiche, tramandate nei secoli da generazione in generazione e come queste siano il frutto dell'integrazione culturale. Per questo fedeli alle nostre origini, vi consigliamo per il giorno di Pasqua questa deliziosa ricetta che ancora oggi suscita tanto interesse e che non può mancare sulle nostre tavole.


Ingredienti per 4  persone

500 gr di Agnello
(in alternativa potete utilizzare del manzo oppure carni bianche)
3 uova
50 g. formaggio parmigiano
50 g. di pangrattato 
prezzemolo
olio extra vergine d'oliva
1 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di passata di pomodoro
1 bicchiere di latte
1 cipolla
sale
pepe



1 - Affettate la cipolla e ponetela in una pentola capiente con il fondo ricoperto di olio e.v.o.;



2 - Quando sarà imbiondita aggiungete i pezzetti di carne che farete rosolare bene da tutte le parti e del prezzemolo tritato;


3 - Sfumate con il bicchiere di vino e quando sarà completamente evaporato, aggiungete il bicchiere di latte e proseguite la cottura per altri 20 m;


4 - Aggiungete la passata di pomodoro fresco  e mescolate per bene il tutto; 



5 - Nel frattempo rompete le uova in un capiente contenitore, insaporite con il sale e il pepe macinato fresco e con l'aiuto di una forchetta sbattetele; 


6 - Versate pian piano il pangrattato, il formaggio e il prezzemolo e amalgamate sino ad ottenere un composto morbido, simile a quello che si prepara per la frittata;


7 - Versate il composto nella pentola con la carne, amalgamate e fate rapprendere per qualche minuto sul fornello.



8 - Quando l'impasto si sarà rassodato bene potete togliere dal fornello. Potete servire direttamente, oppure se preferite passatelo in forno per qualche minuto e mantenetelo al caldo sino al momento di servirlo in tavola.


Buona Spizzicata!!


Vi auguriamo una buona Settimana Santa!




6 commenti:

  1. Grazie per questa bella proposta pasquale, oggi ho conosciuto un altro piatto tradizionale di cui ignoravo l'esistenza. come sempre complimenti belle foto e ottima realizzazione. un abbraccio,peppe.

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  2. Anche per me è nuovissima!
    Sicuramente buonissima, grazie....
    Ormai mi avete tentata e la devo realizzare, non credo che è solo abilità fotografica. Quella è sempre insuperabile ;- )
    Vi abbraccio e vi auguro una felice Pasqua!

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  3. Piatto tipico pasquale gallipolino, la mia terra..oltre a questa c'è anche la pupa o il gallinello, che è un dolce! Buona Pasqua

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  4. Invece dell'agnello o altre carni, le famiglie che non potevano permetterselo, nei tempi grami del dopoguerra, utilizzavano la trippa, molto meno costosa.
    Se ne faceva una quantità esagerata perché era d'uso mangiarlo anche nelle scampagnate di Pasquetta.
    Lo Spazzatu culla trippa è una tradizione osservata tuttora nella mia famiglia.

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  5. In casa dei miei genitori, nei tempi grami del dopoguerra, come in molte famiglie contadine, lu Spazzatu si preparava con la trippa, meno costosa dello spezzatino di agnello o di vitello. Si usava prepararne in abbondanza perché costituiva la pietanza base anche dell'indomani, nelle scampagnate di Pasquetta
    Questa gustosa variante, trasmessa da mia madre a mia moglie, è tuttora apprezzata nella mia famiglia.

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  6. Voglio provare a realizzare questa ricetta, ho assaggiato lo spazzato anni fa ed è buonissimo

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