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Una giornata al mare: Salento, sole e Triglie al Limone – Le "Treje" dello Ionio

Il primo anticipo d’estate è arrivato lo scorso w.e. all’improvviso, come un regalo inaspettato, per questo ancora più gradito. L’emozione del contatto con l’acqua del mare, ogni anno è sempre più forte, non ci si abitua  mai nonostante viviamo a stretto contatto tutto l’anno. Una sensazione di libertà, respirarne il profumo, specchiarsi in quella turchese trasparenza che ti spinge a lasciarti alle spalle il peso dell’inverno e a tuffarti in una stagione di leggerezza e di calore.  Qualche ora di relax, stese al sole, ti ricarica nel vero senso della parola le batterie, e ci rimette in pace con il mondo. Con una giornata così bella, non potevamo non inaugurare anche il primo pranzo in terrazza nella casa al mare, con un piatto leggero e facile da realizzare. La nostra pescheria di fiducia aveva delle splendide Triglie appena pescate che non ci siamo fatte scappare, abbiamo preferito farcele pulire da loro, per evitarci questo increscioso passaggio a casa e risparmiare tempo nella preparazione. Le triglie si dividono in due specie, quelle di sabbia (Mullus barbatus) e quelle di scoglio (Mullus surmuletus).: le prime vivono sui fondali sabbiosi molto profondi, oltre i 200 mt, e il gusto della loro carne varia in base a quello che offre l’habitat marino, ma in genere è più delicato e dolce; le seconde molto più pregiate, preferiscono fondali rocciosi con profondità fino a 100 mt e hanno un sapore di mare molto più intenso.
Le nostre triglie dello Ionio, inconfondibili per il loro sapore,  sono caratterizzate da una colorazione sul dorso che va dal rosa tenue (triglie di sabbia) al rosso  più intenso (triglie di scoglio), mentre la pancia è bianca con striature grigio chiare e gialle. Anche la tecnica di pesca è differente per le due varietà, le triglie di sabbia vengono pescate con la tecnica delle reti a strascico adoperate dalle imbarcazioni che qui chiamiamo “paranze”. Mentre le triglie di scoglio sono pescate con le reti a tramaglio (maglia larga) da cui deriva anche il nome dei pescatori, in dialetto “tramacchiari”, che utilizzano barche da pesca più piccole con le reti da posta. Detto questo non ci resta che consigliarvi i metodi di cottura per gustarle al meglio, che possono essere la frittura, alla griglia, al forno in cartoccio, oppure quella che noi preferiamo di più, una cottura veloce in padella per mantenere inalterato il loro sapore con l'aggiunta di pochi aromi tra cui il limone.



INGREDIENTI
1 kg di Triglie
1 limone biologico
2 spicchi di aglio
prezzemolo
sale&pepe
Olio extra vergine d'oliva



1 - Lavate bene le triglie sotto l'acqua corrente se le avete fatte pulire direttamente in pescheria. Se preferite fare questa operazione da soli a casa, dovete eviscerarle, tagliare le pinne dorsali, i barbigli che hanno sotto il mento e infine eliminare le squame;



2 - Tritate con un coltello il prezzemolo e i due spicchi di aglio, spremete il limone per ricavare il succo; 


3 - Prendete un tegame dal fondo abbastanza ampio, le triglie non vanno girate durante la cottura quindi fate in modo che siano disposte tutte nelle stesso modo. Versate olio e.v.o. abbondante e fate rosolare il battuto di aglio e prezzemolo per pochi minuti;


4 - A questo punto potete adagiare le triglie, disponendole in modo ordinato;


5 - Dopo pochi minuti versate il succo del limone, insaporite con sale e pepe e proseguite la cottura per 10m;



6 - Non fatele cuocere più del necessario, quando gli occhi diventeranno bianchi e si staccheranno allora saranno pronte; 



Non vi resta che sistemarle in un piatto da portata e servire!


Buona Spizzicata al Sapore di Mare!!


 Pescatori con le reti a Tramaglio 


Le Paranze

Le reti a strascico


Pescatori che preparano le reti da posa

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