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La "Fritta" - Paparina con Olive Nere Celline (IT)


Avete mai mangiato un bel piatto di “Fritta”? Non sapete cosa vi siete persi. Qui da noi è una verdura molto apprezzata che si chiama anche “Paparina”. Una pianta spontanea che si trasforma in un fiore bellissimo, il  Papavero rosso, tra maggio e giugno. Il suo nome scientifico è (Papaver Rhoeas)  appartenente alla famiglia delle Papaveraceae. I petali del fiore hanno delle blande proprietà soporifere ben conosciute sin dai  tempi antichi dai latini e dai greci. Piccole dosi venivano utilizzate per preparare infusi  che avevano il potere di far dormire i bambini particolarmente agitati.
Sicuramente vi sarà capitato di restare incantanti davanti ad un campo pieno di papaveri , distese di rosso che colorano le campagne nel mese di Giugno. Da bambine ci divertivamo tra i campi  con i boccioli di papavero, lo sfogliavamo fino a far spuntare il fiore.  In cucina si utilizza solo la pianta quando è ancora verde, prima della fioritura, nei mesi invernali sino alla primavera. Il nome “fritta” forse deriva dal fatto che questa preparazione prevede la cottura in  abbondante olio extra vergine d’oliva, rigorosamente salentino,  insieme ad una buona manciata di olive nere “celline”.










Ingredienti

1 kg di Paparine
2 spicchi di aglio
2 o 3 Peperoncini 
Olive nere (noi celline)
Olio extra vergine d’oliva 
Sale 

Per rendere il piatto ancora più gustoso noi aggiungono alle “paparine” altre foglie d verdure ( come ad esempio delle bietole, o la parte verde del finocchio).


1 – Pulite la verdura e lavatela in abbondante acqua, diverse volte, per eliminare ogni residuo di terra. In pentola fate rosolare gli spicchi di aglio e i peperoncini con olio extra vergine d’oliva;


2 – Versate le “Paparine”, scolate dall'acqua in eccesso, aggiungete il sale e giratele. Proseguite la cottura per circa 30 minuti.


3 - La verdura si ridurrà notevolmente di volume, unite verso la fine le olive nere e continuate la cottura altri 15m fino a quando tutto il liquido si sarà assorbito.


Servitele con dell’ottimo pane di grano e un bel bicchiere di vino Rosato del Salento.




Buona Spizzicata!





1 commento:

  1. Quante ne ho mangiate e quanti ricordi mi riportano alla mente...che nostalgia!!! I vostri post mi fanno spesso questo effetto, ma è un complimento!!!

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