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Vellutata di Cicerchia con pomodori croccanti

Da poco ritornata dal passato per presentarsi in modo rinnovato sulle nostre tavole, l’antico legume conosciuta in Salento come “Tolica”, ovvero la Cicerchia (Lathyrus sativus L.), sta vivendo negli ultimi anni il suo riscatto. Considerata da sempre dai nostri contadini come un legume quasi scadente tra tutti quelli che coltivavano, preferivano di gran lunga consumare fagioli, piselli, fave e ceci, perché più nutrienti e digeribili.  Coloro che facevano uso di  “tolica” (cicerchia) erano quasi additati in modo dispregiativo come persone che non poteva apprezzare il cibo buono. Chissà da cosa deriva questa eccessiva avversione verso un legume ricco di proteine e molto nutriente. Bisogna andare molto indietro nel tempo per scoprire che la cicerchia era ritenuta causa di “latirismo”, un’intossicazione causata dall’abuso di questo legume che pare portasse disturbi neurologici, molto diffusa nel continente Asiatico dove veniva consumata macinata sotto forma di farina. La cicerchia contiene una piccola quantità di glucoside che se consumata in modo eccessivo può creare problemi, il tutto si risolve semplicemente mettendola a bagno diverse ore prima di cuocerla come avviene per la maggior parte dei legumi di uso comune.
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