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Focaccia Integrale con Lievito Madre "Lu Llavatu" (IT)


Il Lievito Madre è sempre stato presente nei nostri ricordi, se chiudiamo gli occhi lo vediamo adagiato sulla dispensa della nonna in cucina e possiamo ancora sentire il profumo così particolare. Quel panetto si chiamava “Llavatu” ed era il lievito naturale,  l’unico presente all’epoca, grazie al quale si poteva preparare  in casa il pane, le pucce, le frise,  e tutti i prodotti da forno che necessitavano della lievitazione.  Veniva passato da vicina in vicina, ogni volta che si panificava il lievito veniva  rinfrescato con la farina utilizzata per il pane, una parte di quella massa veniva messa da parte e poi donata alla vicina che a sua volta continuava a produrlo passandolo di mano in mano all’infinito.

Vellutata di Cicerchia con pomodori croccanti

Da poco ritornata dal passato per presentarsi in modo rinnovato sulle nostre tavole, l’antico legume conosciuta in Salento come “Tolica”, ovvero la Cicerchia (Lathyrus sativus L.), sta vivendo negli ultimi anni il suo riscatto. Considerata da sempre dai nostri contadini come un legume quasi scadente tra tutti quelli che coltivavano, preferivano di gran lunga consumare fagioli, piselli, fave e ceci, perché più nutrienti e digeribili.  Coloro che facevano uso di  “tolica” (cicerchia) erano quasi additati in modo dispregiativo come persone che non poteva apprezzare il cibo buono. Chissà da cosa deriva questa eccessiva avversione verso un legume ricco di proteine e molto nutriente. Bisogna andare molto indietro nel tempo per scoprire che la cicerchia era ritenuta causa di “latirismo”, un’intossicazione causata dall’abuso di questo legume che pare portasse disturbi neurologici, molto diffusa nel continente Asiatico dove veniva consumata macinata sotto forma di farina. La cicerchia contiene una piccola quantità di glucoside che se consumata in modo eccessivo può creare problemi, il tutto si risolve semplicemente mettendola a bagno diverse ore prima di cuocerla come avviene per la maggior parte dei legumi di uso comune.

Orecchiette con il Cavolfiore

Andare al mercato la mattina presto, prima di recarci al lavoro, è un lusso che ci concediamo ogni tanto. Quando la giornata è piena di sole non riusciamo proprio a resistere, la voglia di fare due passi a piedi e respirare aria pura è troppo forte. Le bancarelle con i prodotti alimentari sono la nostra passione, si scoprono tante novità da cui prendiamo ispirazione. Il banco della frutta e verdura è una tappa fissa, sappiamo di trovare sempre verdure fresche di stagione anche d’inverno. Nella nostra dieta non può mancare il cavolfiore, ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo, perfetto da preparare con la pasta. Tutti conosciamo le più famose orecchiette con le cime di rapa ma anche questa versione non è da trascurare. Ci siamo divertite a rispolverare la tradizione per rendere questo piatto ancora più stuzzicante!

Swiss Cheese Parade: Puglia e Svizzera si uniscono nella tradizionale Puccia dell’Immacolata

In questo post vi vogliamo raccontare un viaggio ricco di gusto, che parte dalla lontana Svizzera per arrivare in Puglia e precisamente in Salento dove viviamo noi. Circa 1.300 km percorsi da nord vs sud, attraverso i quali una grande scatola piena di ottimi Formaggi Svizzeri, ha viaggiato sino ad arrivare sulle nostre tavole. Dobbiamo ringraziare Teresa del blog Peperoni e Patate per aver organizzato il bellissimo Contest “Swiss Cheese Parade”, al quale abbiamo partecipato con grande entusiasmo.
Il tema è stato lo “Street Food” un modo divertente e allegro di gustare il cibo, in maniera informale come sempre più spesso ci capita nella nostra quotidianità. La ricetta che ci è subito balzata in mente per unire la tradizione Svizzera con quella Salentina è stata la Puccia.

Pomodori Secchi in Agrodolce

Week-end del 12 e 13 Ottobre 2013, è tornata l'estate... Incredibile ma vero, le temperature hanno oscillato dai 26 ai 30 °C-tasso di umidità 94%!!! Mai vista una tale afa... tutti al mare, bagni per tutti e quindi, a noi, è tornata la voglia d'estate anche a tavola... Pertanto, vi proponiamo un modo diverso di degustare i pomodori secchi. Una ricetta che è nata sul momento, proprio davanti ai fornelli come se fossero gli ingredienti a guidare la nostra mano... Stavamo preparando delle fettine di pollo e volevamo qualcosa di diverso e di più gustoso della solita insalata. Alla fine, è nato questo piatto che abbiamo chiamato "Pomodori secchi in Agrodolce". Si abbina divinamente con le carni bianchi e col pesce spada. E poi ancora un'altro "escamotage" per portare un raggio di sole sulle nostre tavole anche d'inverno. 

Minchiareddhi di Orzo con Pomodorini Secchi


I Minchiareddhi sono una tipica pasta salentina fatta in casa, possono essere realizzati con la farina di grano oppure con quella di orzo. La differenza si vede subito dal colore, quelli più scuri sono di orzo e si prestano meglio per la preparazione di piatti stuzzicanti da gustare anche freddi. La farina di orzo ha delle notevoli proprietà antinfiammatorie ed è a basso indice glicemico oltre ad essere poco calorica, insomma un ottimo alleato per il benessere del nostro organismo. Le nostre nonne li preparano ancora a mano con l'aiuto di un "fil di ferro" che serve a modellare la pasta nella forma allungata e bucata all'interno. 
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