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Vellutata di Cicerchia con pomodori croccanti

Da poco ritornata dal passato per presentarsi in modo rinnovato sulle nostre tavole, l’antico legume conosciuta in Salento come “Tolica”, ovvero la Cicerchia (Lathyrus sativus L.), sta vivendo negli ultimi anni il suo riscatto. Considerata da sempre dai nostri contadini come un legume quasi scadente tra tutti quelli che coltivavano, preferivano di gran lunga consumare fagioli, piselli, fave e ceci, perché più nutrienti e digeribili.  Coloro che facevano uso di  “tolica” (cicerchia) erano quasi additati in modo dispregiativo come persone che non poteva apprezzare il cibo buono. Chissà da cosa deriva questa eccessiva avversione verso un legume ricco di proteine e molto nutriente. Bisogna andare molto indietro nel tempo per scoprire che la cicerchia era ritenuta causa di “latirismo”, un’intossicazione causata dall’abuso di questo legume che pare portasse disturbi neurologici, molto diffusa nel continente Asiatico dove veniva consumata macinata sotto forma di farina. La cicerchia contiene una piccola quantità di glucoside che se consumata in modo eccessivo può creare problemi, il tutto si risolve semplicemente mettendola a bagno diverse ore prima di cuocerla come avviene per la maggior parte dei legumi di uso comune.
Sciolto ogni dubbio sulla bontà di questo legume ricco di (proteine e amidi, vitamina B1, B2, e PP e fibre alimentari), dalla forma arrotondata e schiacciata simile ad un piccolo lupino, possiamo dirvi che ha un gusto simile ai ceci ed è molto versatile in cucina, ottimo anche accostato con gamberi o vongole. Viene venduto nei negozi di alimenti biologici ed è ormai ritenuto molto raffinato tanto da comparire in molti piatti di Chef famosi. Per noi è una scoperta piuttosto recente proprio perché nella cucina dei nostri nonni non era molto presente, per questo abbiamo voluto interpretarla secondo la nostra ispirazione per renderla ancora più intrigante.

Ingredienti
300 g. di Cicerchia
1 carota
1 costa di sedano
1 sponzale o porro
sale & pepe
acqua
6 pomodori secchi 
8 olive nere dolci (leccine) 
2 fette di pane di grano duro

1 - Lavate con abbondante acqua fresca le cicerchie e poi mettetele in ammollo almeno 12 ore prima della preparazione, fatelo il giorno prima di cucinarle;


2 - Scolatele dall'acqua e risciacquatele, ponetele in una pentola di terracotta insieme alle verdure tagliate a tocchetti, ricoprite completamente con abbondante acqua e aggiungete un pizzico di sale;


3 - Fate cuocere a fuoco moderato per circa 2h, fino a quando le cicerchia si saranno ammorbidite;


4 - Una volta cotte frullate il tutto con un mixer ad immersione fino ad ottenere una crema senza grumi. Ripassate ancora sul fuoco fino a quando la vellutata non si sarà addensata. Insaporite con sale e pepe;


5 - Riscaldate dell'olio extra vergine d'oliva e saltate i pomodori secchi tagliuzzati e le olive dolci. Infine aggiungete dei cubetti di pane di grano e fateli soffriggere.  Con l'olio aromatizzato condite la vellutata di cicerchie, il resto lo utilizzeremo per la presentazione del piatto;


6 - Per decorare le cocotte potete preparare delle piccole vele di parmigiano. Ricoprite con carta forno una pentola antiaderente, grattugiate del parmigiano fino a riempire tutto il fondo e fatelo sciogliere completamente sul fuoco. Togliete il foglio e adagiate sopra un altro foglio di carta forno, passate sopra un mattarello per ottenere una sfoglia sottile, lasciatelo asciugare fino a quando non si sarà solidificata. A quel punto potete tagliare dei triangoli;


7 - Potete servire la vellutata in cocotte, con i pomodori croccanti e le olive, qualche crostino di pane e infine decorate con una vela di parmigiano; 


Potete servire le cocotte come antipasto, magari preparandole prima e poi riscaldandole al momento di servire a tavola. La vellutata può essere anche un ottimo primo piatto, ricco e nutriente. 

Buona Spizzicata!




4 commenti:

  1. Fantastico questo piatto! Basta solo consigliare di fare un buon e lungo ammollo e ricambiare frequentemente l'acqua per elimniare la fastidiosa latirina che poi è quel glucoside di cui parlate nel vs . post. un abbraccio,Peppe.

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    1. Ciao Peppe si abbiamo cercato di evidenziare proprio quello che dici tu, un ammollo prolungato risolve tutti i possibili problemi, Grazie a te per i tuoi sempre preziosi commenti. La cicerchia è una scoperta molto recente per noi ma ne siamo rimaste colpite, ci piace molto e siamo contente che questa preparazione stuzzichi anche i palati dei nostri lettori. Un forte abbraccio Dany&Lety

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  2. Mamma che voglia che mi fa!!
    La cicerchia l'ho mangiata la prima volta proprio durante un mio viaggio in Salento! :-)

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    Risposte
    1. Ciao Cristina, grazie per essere passata a trovarci sul nostro blog. Dai prova a preparare questo piatto ti sentirai più vicina al Salento...:) un abbraccio Dany&Lety

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